Questa volta è stato l’arrivo imprevisto di una cassa di arance dalla Sicilia. E così, come spesso ci succede, il desiderio di sperimentare si trasforma in barattoli reali perché spinti dal bisogno di usare e conservare in maniera sana e creativa, evitando il più possibile gli sprechi.
Cosa fare di tutte quelle arance?
Grandi bevute di succo fresco? Un’idea non troppo brillante. (.... "La quantità modifica la qualità", grande insegnamento sempre valido.)
Allora tanti barattoli di Orange Marmelade con la gagliarda ricetta imparata tanti anni fa a Londra? (Dove, fra una ricerca in archivio e l’altra, si passavano ore con la padrona di casa a parlare e assaggiare meraviglie gastronomiche, demolendo così, a colpi di pudding dolci e salati, anche il mito che non esistano piatti inglesi degni di un palato minimamente esigente.)
Sì, vada per l’Orange Marmelade, ma perché non coinvolgere qualche bella arancia anche in una del nostre fermentazioni di cavoli? E subito si accende in testa la lampadina con su scritto “vitamina C”.
L’aiuto che questo valoroso antiossidante può darci non si limita certo ai malanni invernali. Mettere insieme il contenuto di vitamina C di arance e cavoli ci è sembrato ovvio e irresistibile. Anche perché, mangiando cavoli fermentati, insieme a questa vitamina possiamo rifornirci di tante altre vitamine e minerali, per non parlare degli stessi batteri lattici, ovvero dei loro innumerevoli “servizi” alla salute umana. (Per una ricognizione dei maggiori benefici dei vegetali fermentati si può leggere qui.)
Non sappiamo spiegarvi esattamente il perché, ma questi crauti ci sono sembrati adattissimi per quei momenti in cui si va dalla dispensa al frigorifero cercando qualcosa da mettere in bocca, senza avere veramente fame ma voglia di qualcosa di appagante.
Daranno anche un gran bel vigore al condimento per i vostri misti di insalate e radicchi primaverili.

Ricetta
Crauti all'arancia
Ingredienti
1 testa di cavolo cappuccio (1,2 chili circa)
2 arance
2 mele
Sale marino integrale
Procedimento
Sbucciate un’arancia e tagliatela in piccoli pezzi. Tagliate a fette l’altra arancia (con la buccia). (Ovviamente, usate arance biologiche.)
Sbucciate le mele e tagliatele à julienne.
Procedete alla preparazione seguendo il metodo indicato per i crauti classici (che potete trovare qui) aggiungendo al cavolo anche l’arancia a pezzetti e le mele.
Riempite i barattoli (per queste quantità vi serviranno due barattoli da 800-1000 ml), sistemando le fette di arancia sui lati. (Questo se volete creare un certo effetto estetico. Se non vi interessa, tagliate anche la seconda arancia a pezzetti e mescolatela al resto. Ma lasciatele la buccia, per un tocco di gusto amaro che ci sta proprio bene.)
Mettete a fermentare a temperatura ambiente per 7 giorni circa. Poi trasferite in barattoli più piccoli e conservateli in frigo. Qui continueranno a maturare e dopo qualche tempo saranno ancora più buoni.
Dopo aver portato i cavoli a Mumbai la volta scorsa, adesso torniamo nel Mediterraneo con un abbinamento che sa proprio di casa, le arance così familiari e onnipresenti. In realtà la coltivazione degli agrumi è cominciata in Oriente. Attraverso contatti e viaggi nell’arco di tanti secoli sono arrivati fino a qui e oggi sembrano far parte da sempre della nostra cultura agraria e alimentare. Ancora una volta a ricordarci che qualsiasi tradizione all’inizio è stata una cosa straniera.
A.