Voi ci riuscite a stare senza iniziare qualche fermentazione vegetale per più di tre o quattro giorni? Noi no! E allora, viva tutte le verdure che si lasciano fermentare in pochi giorni e permettono infinite variazioni!
Si fanno in piccole quantità e ogni volta si possono cambiare gli aromi che le accompagnano. Pochi ingredienti, pochi gesti, pochi giorni. Tante soddisfazioni.
Come queste cipolline in agrodolce. Un classico della cucina, eppure un po’ (anzi, tanto) diverso. Sì, perché queste cipolline sono fermentate. Il loro "agro" non viene dall’intervento esterno dell’aceto, ma nasce dalle trasformazioni operate dai batteri. Un "agro" diverso da quello a cui molti di noi sono abituati. Un "agro" probiotico, cioè vivo!

Ricetta
Cipolline fermentate in agrodolce
Ingredienti
Cipolline borettane
Pepe nero in grani
Peperoncini rossi freschi (facoltativi)
Sale integrale
Zucchero di canna
Acqua
Procedimento
Lavate e pulite le cipolline. Mettetele nel barattolo insieme ai grani di pepe e, se li usate, i peperoncini.
Preparate la salamoia salata-dolce. Per ½ litro di acqua, vi consigliamo di usare 15-20 grammi di sale e altrettanto zucchero.
Versate la salamoia sulle cipolline, in modo che risultino ben coperte dal liquido.
Appoggiate sopra le cipolline uno o più "pressini" che, con la pressione esercitata dal tappo, tengano le cipolline ben sotto la salamoia.
Aspettate tre o quattro giorni*. Pronte! (Aprite il barattolo una volta al giorno, per lasciar uscire l’anidride carbonica.)
* Questi tempi sono stati calcolati con temperatura ambiente di circa 23-24°. Se le temperature scendono, sarà necessario qualche giorno in più.
Facili da fare e da mangiare. Accompagnano alla perfezione piatti particolarmente saporiti e ricchi di grassi. Si distinguono con gran carattere anche come ingrediente in insalate di verdure crude o cotte.
Cipolline dieci e lode!
A.