12 Luglio 2017
Non siete ancora riusciti a trovare i grani di kefir o una madre di kombucha? Oppure resistete all’idea di dovervi impegnare ad accudire una scoby* vita natural durante?
Nonostante questo avete voglia di cominciare una produzione casalinga di impareggiabili bevande fermentate, saporite e piene di bollicine?
La soluzione è davvero a portata di mano. Invece di usare una scoby, cioè una squadra di microrganismi già pronti e allenati a lavorare insieme, possiamo affidarci alla fermentazione spontanea. I microrganismi sono dappertutto e noi non abbiamo che da creare un ambiente favorevole perché comincino a fermentare.
Possiamo farlo usando la radice di zenzero. Daremo così vita a quell’insieme di microrganismi che in inglese è chiamato ginger bug.
Faremo semplicemente fermentare dello zenzero fresco in acqua zuccherata. Si otterrà una sorta di “lievito madre” con cui poi potremo fermentare altri liquidi (in maniera analoga a quello che si fa con la pasta madre per il pane).
A temperatura ambiente e con zuccheri a disposizione, i batteri e i lieviti naturalmente presenti sulla superficie della radice di zenzero (ma anche nell’aria circostante e sulle nostre mani) si mettono subito al lavoro.
Se ripercorriamo la storia recente di questa “madre”, scopriremo che la ginger bug è probabilmente all’origine di tutte le bibite (soft drink) moderne. E capiremo meglio anche l’incredibile passione inglese per la cosiddetta Ginger Ale o Ginger Beer.
I primi esempi documentati di fermentazione con ginger bug sono infatti inglesi e risalgono al 1700. Qualcuno, probabilmente un mercante curioso e intraprendente, ha scoperto queste piacevoli “birre” analcoliche nelle Indie Orientali. Ha imparato il metodo di preparazione e, una volta tornato in Inghilterra, ha cominciato a produrle e a venderle ottenendo un successo immediato.
Questa bevanda è poi diventata popolarissima anche negli Stati Uniti. Ben presto però, sia lì che altrove la Ginger Beer si è trasformata in un prodotto completamente artificiale.
Se non avete ancora provato, assaggiate il contenuto di una lattina di Ginger Beer (si trovano facilmente anche in Italia), poi assaggiate quella che potete farvi a casa con una ginger bug. La distanza è incommensurabile.
Prima però bisogna preparare il “lievito madre”. Ecco la ricetta per una vigorosa ginger bug.

Ricetta
GINGER BUG
Lievito madre di zenzero
Ingredienti
250 cl circa di acqua senza cloro
30 gr circa di radice di zenzero bio (+ quella che servirà nei giorni successivi)
30 gr circa di zucchero di canna (+ quello che servirà nei giorni successivi)
Procedimento
Giorno 1
Lavate bene la radice di zenzero, ma non sbucciatela (perché i microrganismi stanno soprattutto lì). Grattugiatela oppure tagliatela a fettine fini.
In un recipiente mettete l’acqua, lo zucchero e la radice di zenzero e mescolate bene. Coprite la bocca del recipiente con un panno che fisserete poi con un elastico.
Lasciate il recipiente a temperatura ambiente, a riparo dalla luce diretta del sole. (La temperatura ideale è di 25-27° C, ma il processo di fermentazione si avvia anche a temperature più basse o più alte.)
Giorno 2 e successivi
Aggiungete ogni giorno 1 cucchiaio di zenzero grattugiato (oppure qualche fettina) e 1 cucchiaio di zucchero. Mescolate e coprite nuovamente.
Alla temperatura di 25-27° C, il lievito madre di zenzero sarà pronto dopo 4 o 5 giorni. Capirete che è pronto quando vedrete delle bollicine fini e una schiuma bianca sulla superficie del liquido.
A questo punto la vostra ginger bug è pronta per essere usata.
COME USARE LA GINGER BUG
Con la ginger bug potete far fermentare qualsiasi liquido (che ovviamente contenga degli zuccheri). Per esempio del succo di mela, che in questo modo diventerà meno dolce, acquisterà una leggera nota di zenzero, e sarà molto frizzante: una vera delizia dissetante.
In linea di massima si aggiunge il 10% della parte liquida della ginger bug alla bevanda da fermentare. Quindi, per 1 litro di succo usate 100 ml circa del liquido della ginger bug.
A questo punto chiudete ermeticamente il recipiente e lasciate per almeno un paio di giorni a fermentare, rimescolando bene il contenuto tre o quattro volte al giorno. (N.B. come sempre le indicazioni dei tempi sono relative: dipende dalla temperatura in cui avviene la fermentazione.)
Quando si sarà formata della schiuma in superficie (e all’assaggio il gusto vi piace), travasate in una bottiglia e mettete in frigorifero. Se volete una bevanda ancora più frizzante (e meno dolce), aspettate ancora un giorno o due prima di bere.
Precauzione importante: se la bottiglia rimane in frigo per più di una settimana, ricordate di liberare la pressione che si accumula all’interno, aprendo la bottiglia 1 volta al giorno. Quando la aprite, fatelo con cura e possibilmente sopra ad un lavandino nel caso uscisse tanta schiuma.
COME MANTENERE LA GINGER BUG
Il bello di questo lievito madre di zenzero è che può essere preparato velocemente e la riuscita è sempre assicurata. Quindi di fatto non c’è bisogno di mantenere attiva la ginger bug.
Tuttavia, se volete averla sempre a disposizione per preparare in pochissimo tempo qualcosa di frizzante da bere, potete procedere così:
Rimettete nella ginger bug una quantità di acqua pari alla parte di liquido che avete prelevato. Aggiungete 1 o 2 cucchiai di zucchero. Infine rinnovate lo zenzero, togliendo un po’ di quello vecchio e aggiungendone 1 cucchiaio grattugiato fresco. Chiudete ermeticamente il recipiente e mettete in frigo. In questa maniera la vostra ginger bug si conserverà per lungo tempo.
A.
* SCOBY è l'acronimo inglese per Symbiotic Community Of Bacteria and Yeasts. Anche la pasta madre per fare il pane a lievitazione naturale è una scoby.